Il Paguro è un animaletto estremamente interessante e con delle caratteristiche che le PMI dovrebbero tenere bene in considerazione.

Mi ci ha fatto riflettere l’ultimo libro di Domenico Lanzillotta “Sul Filo dell’Innovazione” che da ora in avanti citerò ampiamente.
Le circa 500 specie diverse di Paguro esistenti in natura hanno tutte in comune una caratteristica che ha reso celebre questo esserino: essendo privo di una corazza propria, vive nella conchiglia di un altro mollusco.
Quando la conchiglia diventa troppo piccola per il corpo del Paguro, questo è costretto a traslocare in una “casa” più grande.


Il momento della crescita del Paguro è anche quello in cui la sua debolezza viene messa a nudo. Oltre a scegliere bene la nuova conchiglia, il Paguro deve anche essere molto veloce nel trasferimento alla nuova abitazione.

Sempre più spesso le Piccole e medie imprese, per sopravvivere, sono chiamate a compiere il “Cambiamento del Paguro”; il momento in cui uno step di crescita si compie è proprio quello di una potenziale debolezza.
Per una PMI Crescere significa trovare nuovi mercati e affrontare nuovi scenari competitivi.
E il passaggio da una conchiglia all’altra, dal passato al futuro deve essere molto veloce e richiede una buona dose di coraggio imprenditoriale,
Credo che nessuno voglia sentirsi dire :

Uno degli elementi fondamentali per la crescita, che però non è oggetto di questa trattazione, è sicuramente l’innovazione tecnologica, la famosa “Industria 4.0” di cui adesso tanto si parla.
Ma una delle caratteristiche vincenti delle PMI è l’agilità, la capacità di sapersi trasformare in modo veloce per adattarsi rapidamente alle richieste dei nuovi mercati.
Ora che la tecnologia ha abbattuto ogni barriera e che viene anche superato il vecchio modello di distretto industriale, la prossimità fisica non è più necessaria.
Anche per i nuovi mercati, è sufficiente trovare una “prossimità di intenti, di visione di capacità”. E quando arriva un ordinativo da un nuovo cliente si deve subito poter dire SI.
Non si deve essere grandi per forza, ma ci si deve dotare degli strumenti che le grandi aziende hanno a disposizione.

Se potesse, il Paguro si assicurerebbe subito per crescere in sicurezza. E la PMI?

L’assicurazione crediti commerciali è nota per gli indubbi vantaggi che offre all’impresa:
• contribuisce a tutelare l’azienda dal suo patrimonio più prezioso: il Cliente,
• previene il rischio di insolvenza della clientela attraverso il monitoraggio continuo dei clienti
• protegge finanziariamente dalle perdite sui crediti in quanto indennizza fino al 90% della perdita subita,
• fa crescere le vendite in quanto facilita l’accesso a nuovi mercati
• incrementa l’attività aziendale ampliando il parco Clienti.
• Aiuta a differenziarsi dai concorrenti, evitando di richiedere garanzie di pagamento aggiuntive (lettere di credito) o contanti.
Obiettivo finale è migliorare il portafoglio Clienti, operando un’attenta selezione della clientela e del credito da concedere

Meno nota è la possibilità di ottimizzare la gestione finanziaria interna. Le aziende conoscono bene le difficoltà prodotte dallo sbilanciamento dei flussi di cassa dovuti alla difficoltà di riscuotere il denaro nei tempi pattuiti
L’assicurazione Crediti è oggi una delle principali fonti di finanziamento alternativo per le aziende. Migliora le condizioni di accesso al credito bancario e finanziario (è l’unica copertura assicurativa a influire sui criteri di rating di Basilea 2 e 3) e migliora la qualità dei crediti a bilancio e, quindi, del capitale circolante. E senza un corretto e sicuro apporto di capitale circolante , pel l’impresa non c’è possibilità di sopravvivenza sia nel breve che nel lungo periodo.
Oggi ci sono soluzioni assicurative molto più economiche e di semplicissima gestione rispetto al passato alle quali si possono rivolgere anche aziende molto piccole (almeno 500.000 euro di fatturato) .

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